Il sapore viola: madeleine alla lavanda

bandiera

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Ne adoro il colore viola, cheIMG_2451
si articola e si frantuma in
mille diverse tonalità: il quasi-grigio dei fiori ormai secchi, il glicine dei campi polverosi sotto il sole di mezzogiorno, l’ametista dei rametti appena raccolti e posati nell’ombra fresca della cucina.
Mi piace il profumo pungente ma raffinato, che diffonde con penetrante lentezza la sua fragranza familiare e rassicurante.
I suoi fiori sono graziosissimi, così piccoli e delicati eppure capaci di dar vita a formazioni compatte e vivaci, disposti ordinatamente ai lati di ogni rametto.
E il piacere di sfiorarli quando sono ancora sulla pianta, catturando il loro aroma sulla punta delle dita, e di sgranarli una volta raccolti, sfregando tra i polpastrelli quella croccantezza leggiadra come di ali di farfalla.
Insomma, la lavanda mi piace in ogni suo aspetto e non potevo certo farmi mancare il gusto!

Reduce dal viaggio in Provenza e ispirata dalla simpatica Silvia, ho messo in pratica un proposito che cullavo da molto tempo: usare la lavanda per aromatizzare dei dolci. Ho preso la ricetta base delle mie adorate madeleines e ci ho semplicemente aggiunto dei fiori di lavanda raccolti qualche giorno fa.

Quando sono secchi, però, i fiori sprigionano un sapore molto intenso e temo di essermi fatta un po’ prendere la mano: preda di un romantico entusiasmo, con i campi di lavanda ancora distesi davanti ai miei occhi, ho versato fiori a profusione, con il risultato che le madeleines sono venute un po’ troppo lavandose!!

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Un aroma più delicato mi sarebbe sicuramente risultato più gradito e credo che sarebbe meglio (come ha fatto la saggia Silvia) usare la lavanda in accostamento con della frutta (per esempio ho assaggiato una strepitosa marmellata di albicocche alla lavanda) o per aromatizzare creme o dolci al cucchiaio, e credo che prima o poi riproverò.
Alla fine dei conti, sono rimasta un po’ delusa: non è che questo sapore di lavanda mi piaccia molto! Del resto, dopo tutte le virtù che ho decantato di questa magnifica pianta, qualche  punto contrario doveva pur esserci!

PETITES MADELEINES ALLA LAVANDA

Vi lascio la ricetta con la quantità di lavanda corretta alla luce dei miei errori; le dosi di base sono le stesse che trovate nel mio primo post sulle madeleines (nonché secondo post in assoluto!).  La dose è per 12-14 madeleine di grandi dimensioni e 50 petites madeleines.

  • 150 gr di farina 00
  • 100 gr di burro
  • 120 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 cucchiaino abbondante di lievito in polvere
  • 2 cucchiaini di fiori di lavanda

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Lavorate le uova con lo zucchero, poi aggiungete la farina e il lievito, il latte e il burro leggermente ammorbidito; infine unite i fiori di lavanda. Lasciate riposare l’impasto in frigo per almeno mezz’ora, poi riempite gli alveoli da petites madeleines con poco impasto fate cuocere per 7-8 minuti (i primi 3 a 220°, i successivi a 180°).

Con questa ricetta partecipo al contest di Le cosine buone.

contest

17 risposte a "Il sapore viola: madeleine alla lavanda"

  1. buongiorno…
    ecco qua il tuo esperimento!!! dagli sbagli ho solo capito che si impara…io forse ne ho mesi pochi, tu troppi
    se ti dico come sono venuti i miei primi savoiardi ti vien da ridere…

    un abbraccio
    Silvia

    • Ti dico solo che mi pareva di mangiare un profumabiancheria! 🙂
      No, , scherzi a parte, sono fiduciosa che la prossima volta mi regolerò meglio. Ma ora sono curiosa di vedere la tua creazione! Buona giornata!

  2. Pingback: 38 anni e il primo contest! | Le cosine buone…

  3. In effetti quando si aggiungono erbe aromatiche o spezie, compresa la lavanda si ha sempre paura che una volta cotte non se ne senta più l’aroma, invece… Prova a utilizzarli (senza esagerare) nella pasta frolla per una crostata. Grazie della condivisione anche gli errori sono sempre utili! 😉

  4. Ali, come ti ho già detto, e come ho letto anche qui, il sapore di lavanda può essere un po’ forte…in abbinamento con il cioccolato a me non è piaciuto per niente, e veramente avevo le forze di stomaco dopo averne mangiato solo un morsino…fortuna che non mi sono avventata nel mangiarlo interamente come avrei fatto con altri cioccolatini conosciuti! Ah santa prudenza!
    Ritenta, magari sarai più fortunata! 😀

  5. Ciao. Anche io qualche tempo fa ho provato a usare la lavanda per una crema pasticcera e devo dire che il risultato è stato soddisfacente. Se può esserti di aiuto io avevo aromatizzato il latte e poi, naturalmente, l’ho passato al colino per eliminare i fiori; forse puoi fare lo stesso anche con le madeleins, cioè aromatizzare il latte previsto dalla ricetta.
    Un caro saluto.

    • Ciao Monica, quella di utilizzarla in infusione e poi filtrare i fiori mi sembra un’ottima soluzione! Stavo proprio pensando di provarla in una crema o magari in un semifreddo, ora che l’idea di accendere il forno mi intimorisce un po’…
      Grazie del consiglio!
      Alice

  6. Pingback: Petite madeleine salate al pistacchio | panelibrienuvole

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