Ecco, un timballo proprio non l’avevo mai fatto. E’ un termine che mi richiama gli anni Ottanta (forse anche qualcosa più in là), una cucina ormai desueta, di quelle che vanno di moda per qualche anno e poi scompaiono. A casa mia, poi, non credo sia mai stato fatto nulla di simile.
Ma se, una volta tanto, l’assaggiatore ufficiale fa una richiesta, come dire di no?
E così scopro che il timballo ha una storia nobile, che parte dal Rinascimento, quando indicava uno sformato di pasta condita con ricchi sughi di carne e contenuta in un guscio di pasta frolla, cotto in uno stampo di forma cilindrica. Il nome deriva proprio dallo stampo, che a sua volta lo desume da uno strumento musicale a corde la cui cassa armonica aveva forma emisferica.
Nel corso del tempo, poi, la forma è cambiata, il guscio di frolla è diventato opzionale, alla pasta si è affiancato il riso, e così il termine timballo è rimasto ad indicare uno sformato di pasta/riso/cereali compattato in uno stampo e cotto in forno.
Vi presento la ricetta scelta dall’assaggiatore. Per una volta ho abdicato al mio ruolo di “regina” della cucina e sebbene non avessi molta fiducia, devo ammettere che è stata un’ottima scelta!
TIMBALLO DI RISO CON PERE PECORINO E NOCI
Dosi per 4 persone
- 300 gr di riso vialone nano
- 400 ml di latte parzialmente scremato
- 800 ml d’acqua
- 3 uova
- 60 gr di parmigiano grattugiato
- 120 gr di pecorino fresco a dadini
- 9-10 noci
- 1 e 1/2 pere abate
- miele di castagno q.b.
- succo di mezzo limone
In una casseruola, portate ad ebollizione l’acqua e il latte, salate e fatevi cuocere il riso per il tempo indicato nella confezione. Scolatelo, sgranatelo bene e tenetelo da parte (potete cuocerlo anche diverse ore prima).
Sbucciate le pere, tagliatele a dadini e bagnatele leggermente con del succo di limone per non farle annerire. Sbattete le uova con il parmigiano e aggiungetele al riso. Unite poi il pecorino tagliato a dadini, le noci spezzettate grossolanamente e le pere.
Riempite uno stampo da timballo (anche uno da plumcake può andar bene, se non vi “formalizzate”) e infornate a 180° per 15 minuti. Fate raffreddare per 5 minuti e poi sformatelo sul piatto da portata. Cospargetelo con il miele di castagno: ci sta benissimo, ma non esagerate…siete sempre in tempo ad aggiungerlo dopo nei singoli piatti da portata. Decorate, se volete, con qualche altro gheriglio di noce.
RICE AND PECORINO CHEESE TIMBALE
Servings 4
- 300 g rice
- 400 ml semi-skimmed milk
- 800 ml water
- 3 eggs
- 60 g grated Parmesan cheese
- 120 g diced mild (not aged) Pecorino cheese
- 9-10 walnuts
- 1 and a half pear
- chestnut tree honey
- half a lemon juice
Put the milk and water in a saucepan and make them boil. Add salt and pour in the rice, cooking it for the minutes written on the package. Drain it and set aside. Peel the pears, cut them in small dices and sprinkle with s bit of lemon juice to avoid them darkening. Chop up coarsely the walnuts. Beat the eggs with the Parmesan cheese and add to the rice. Add the diced Pecorino, walnuts and pears. Fill in a timbale mould (or a plumcake mould, if you want) and bake at 180°C/350°F for 15 minutes. Make it sit for 5 minutes, then turn it upside down over the platter and remove the mould. Sprinkle with chestnut honey and garnish with some more walnut kernels, if you want.
Con questa ricetta partecipo al contest “Sapori d’autunno”
Sono tutti sapori che incontrano i miei gusti 🙂 metto in lista…
🙂
Anch’io non ho mai fatto un timballo ma è un piatto che mi ha sempre ispirato molto: proverò con questa ricetta, mi è bastato leggere il titolo per sentirmi subito invogliata a sbucciare pere e grattugiare pecorino!
E poi in autunno è l’ideale…caldo e avvolgente..ti tira subito su! 😉
Ahhhh all’aspetto mi sembra davvero sfizioso! Ci farò un pensierino! 🙂
E poi è vegetariano… 😉
Sa di antico il termine, vero, ma vedi come lo hai ringiovanito e modernizzato il concetto!!
Mi piacciono tutti gli accostamenti.
Grazie! Mi fa molto piacere! 🙂
A presto.
Ma che buoni i timballini di riso! Arricchiti poi con questi ingredienti così autunnali e…saporiti…
Purtroppo io sono a dieta da ieri 😦 quindi passo… a vederli mi è venuta famissima e vado a cucinare le mie uova 🙂
Un abbraccio!
😦 Peccato per la dieta…ma magari te la puoi segnare per il futuro! 😉
Um bacio e buon appetito.
Sicuramente lo farò!
Grazie e buona cena anche a te!
Baci
ma che goduriaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…anche io ho preparato un risotto con le pere per questo contest non ancora pubblicato…ma come sono buoni i risotti con le pere???
Sì, sono d’accordo!!! Allora…buon appetito e in bocca al lupo per il contest! 🙂
Ottimo questo riso e che presentazione raffinata! Grazie per la ricetta, ti inserisco tra le partecipanti!
Ok, grazie!! 🙂
Anche a casa mia mai fatto il timballo ma c’è sempre tempo per iniziare! come la sfida che ho lanciato al miele (che sto usando molto più di prima)…magari la estendiamo anche al risotto.
L’abbinamento cacio e pere è delizioso, se poi ci mettiamo il croccante delle noci e il miele di castagno (il mio preferito insieme a quello d’arancia) ne viene fuori un gran piatto.
Diciamo anche che se avessi voglia di cimentarti di nuovo mi invito a cena!!!!
baci e notte
Silvia
Anche io sto usando tanto miele! Quello di castagno poi, è stato una vera scoperta! Ora devo assaggiare quello di arancio… 😉
E se vieni a cena, saprò cosa offrirti!
Alice io come al solito non commento la ricetta, che tanto lo so che è buona… ma piuttosto ci hai pensato a fare un calendario con tutte queste foto che ti vengono sempre più belle? Anzi… si potrebbe metter su un’altra collaborazione Panelibrienuvole-Fancyhollow!!!! 😉
Grazie Silvia! Veramente non ci avevo pensato ma….mi piace l’idea!!! Ma solo con il tuo aiuto sarebbe possibile! 😉
ma dai non sapevo l’origine del timballo! che bello scoprire qst cosine qui da te! e poi che bello è? con quel cappuccetto di pera.. lo avrei servito nello stesso modo anche io sai?
e che sapori che adoro! bravaaaaaa
Grazieee!! Smack! 😉
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