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Questo mese all’MTC ci hanno voluto bene. Credo che Vittoria, vincitrice della passata sfida, abbia avuto pietà di noi e, in vista delle abbuffate delle feste, abbia deciso di regalarci un tema versatile e potenzialmente defaticante. Per lo stomaco e per l’impegno nella preparazione: zuppe e minestroni.
Di primo acchito, uno rimane tiepido. Sono piatti che non cucino spesso e ho pensato subito a qualcosa di poco saporito e acquoso, lo ammetto. Poi ho letto il suo post, e mi è venuta l’acquolina in bocca.
I termini minestrone e zuppa sono riduttivi, e spesso fraintesi. E invece bisogna essere precisi, e solo all’MTC ho trovato quella precisione terminologica che ogni volta mi manda in sollucchero (ognuno si entusiasma come può).
Il minestrone prevede una grande varietà di verdure – passate o intere – con l’aggiunta di legumi, pasta o riso, e un grasso (lardo, olio, burro).
La zuppa è invece costituita da un brodo (di carne, di pesce o di verdure) e accompagnata da crostini di pane.
In entrambi i casi non devono esserci elementi addensanti tipo amidi, besciamella e roux (che ne farebbero delle creme, mentre le vellutate prevedono anche panna e tuorli d’uovo). E poi ci sono i brodi, le minestre, i consommè…
Se volete togliervi ogni dubbio in 3 minuti, vi suggerisco questo glossario breve ma completo. E per chi non ama leggere, ecco l’infografica alla quale ci ha abituato la fantasia di Daniela: una sintesi perfetta!
Messi in questi termini, minestroni e zuppe mi sono subito sembrati molto appetibili e il cervellino si è messo in moto. Mi sono venute milioni di idee, cosa che nelle ultime sfide mi era mancata, o perché ero partita subito con le idee chiare, o perché mi ero attenuta alla ricetta di base proposta dal vincitore. In questo caso, invece, vedevo mille possibilità davanti a me, ma a poco a poco ho dovuto restringere, e l’ho fatto a partire dagli ingredienti.
I cardi erano irrinunciabili, verdura negletta e trascurata e per questo meritevole di tutte le mie attenzioni, il gobbo di Notre Dame dei nostri orti (e infatti esistono anche i cardi gobbi!).
Ad essi, amarognoli e difficili da trattare, ho subito associato le castagne, così dolci e versatili da legare subito con tutti: mi sembrava una buona accoppiata.
E per restare in terra toscana, che ormai avete capito che è lì che vado a parare, cosa aggiungere se non un pizzico di pecorino fresco che mette un po’ di pepe tra i due?
Ecco, la mia ricetta è tutta qui. E’ stato un tentativo fatto ad intuito, perché non l’avevo mai provata. Mi è piaciuta moltissimo, anche se forse non faccio testo; ma purtroppo non ho nemmeno testimoni, perché me la sono mangiata tutta io.
E, manco a dirlo, mi è rimasta voglia di tutte le altre minestre che avevo inizialmente preso in considerazione. Ma l’inverno è ancora lungo…
ZUPPA DI CARDI E CASTAGNE
Porzioni: 2 Tempo di preparazione: 20 minuti + una notte di ammollo Tempo di cottura: 50 minuti
Ingredienti
- 500 g di cardi puliti, pronti da lessare
- 100 g di castagne secche
- 1 porro piccolo
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 25 g di pecorino toscano dop fresco
- 1 cucchiaino raso di semi di finocchio pestati al mortaio
- 2 foglie di alloro
- 2 cucchiai di farina
- 1 limone
- brodo vegetale (o, in alternativa, l’acqua di cottura dei cardi)
- sale e pepe
- dadini di pane raffermo
Procedimento
La sera precedente mettete le castagne in ammollo in poca acqua, con un paio di foglie di alloro.
Separate le coste dei cardi, tagliatene le estremità e con un coltello tirate via i fili in senso longitudinale, prima da una estremità e poi dall’altra. Tagliate ogni costa in 4 o 5 tocchi, che poi dividerete ancora in due o tre parti. Metteteli a bagno in una ciotola con acqua dove avrete spremuto il succo di un limone, per prevenire l’annerimento. Lessate in acqua bollente appena salata per 5-6 minuti, scolate e tenete da parte.
Nel frattempo tagliate finemente il porro e fatelo appassire in una pentola capiente con l’olio.
Dopo qualche minuto unite i cardi che avrete passato velocemente nella farina, fate tostare un paio di minuti, unite le castagne e dopo un minuto coprite con il brodo caldo. All’inizio non esagerate, basta coprire le verdure; sarete sempre in tempo ad aggiungerne ancora.
Fate sobbollire appena scoperchiato per 50 minuti circa, fino a che i cardi non sono tenerissimi. Un quarto d’ora prima della fine della cottura, unite il pecorino sbriciolato o a pezzettini piccolissimi (dipende da quando è fresco) e i semi di finocchio e aggiustate di sale.
Fate riposare 10 minuti, poi prelevate una decina di castagne e passate il resto al mixer.
Rosolate i dadini di pane in una padella antiaderente con poco olio e sale.
Spezzettate le castagne tenute da parte e aggiungetele alla zuppa, completando con una macinata di pepe e, se gradito, ancora un po’ di finocchio.
Servite calda, con i dadini di pane a parte, in modo che ogni commensale possa scegliere quanti metterne e trovarli belli croccanti.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 53
Gli ingredienti non mi sono granché familiari in cucina, i cardi per nulla, ma le zuppe sono tra i le mie scelte d’elezione nei mesi invernali. Mi piace la consistenza un po’ meno acquosa delle minestre e per varietà sono una pietanza tutt’altro che banale. 🙂
In effetti sono dua ingredienti particolari e non a tutti piacciono. Io li amo e le castagne danno una bella consistenza vellutata. E questa sfida mi ha messo una gran voglia di zuppe! 😄
Mi piacciono da morire i cardi ma non avevo mai pensato di trasformarli così e abbinarli alla castagna. La trovo un’idea interessantissima e sappi che sarà per me un grande piacere provare al più presto la tua ricetta!
PS.belle foto!
Grazie Francesca! Di cuore! 🙂
Zuppa, zuppe, minestre e minestroni sono le pietanze invernali per eccellenza. Questa mi ispira molto, grazie
Grazie a te…a me è venuta una gran voglia di provarne di tutti tipi! 😊
È meravigliosa Alice…c’è tutta la Toscana dentro !
Grazie! Sì, toscanissima! 😊
Direi che tu abbia avuto una azzeccatissima intuizione!
Grazie Mariella 🙂
Mamma mia che spettacolo!
😄😄😄
😀
Non sapevo che ci fossero tutte queste piticchiosissime differenze tra zuppe e simili! E il cucchiaio?😍
Eh, all’MTC sono precisi eh… Sarà per questo che mi ci trovo così bene?!
Il cucchiaio è mio 😒…se vuoi te lo presto però 😉
Ricetta splendida corredata da foto all’altezza, complimenti. Amo cardi e castagne ma insieme non li ho mai mangiati, proverò sicuramente la tua ricetta!
Grazie mille Alessandra!! Anche per me era la prima volta…e me ne sono innamorata 😊
adoro le zuppe e amo tantissimo i cardi, che solitamente preparo al forno e ogni tanto me li concedo fritti con la pastella ! Mai pensato ad una zuppa: ti ringrazio tantissimo per la ricetta, che farò sicuramente perché trovo sia speciale, con le castagne poi! grazie grazie
Grazie a te! Ho trovato una zuppa di cardi in un vecchie libro di ricette toscane. E poi ho pensato di “rinvigorirla” un po’ con le castagne ☺
A presto!
Brava Alice! Ottimi accostamenti. Io adoro i cardi, li faccio in molti modi ma alla zuppa non ho mai pensato. Mi incuriosisce molto con le castagne. Il finocchietto inoltre è la ciliegina sulla torta!
Grazie Cristina!! 😊
Ho l’acqualina in bocca! Amante anche io delle zuppe, minestre, passati…insomma tutto (o quasi). In più, interessante accostamento. Grazie anche delle utilissimi informazioni e link!
Sono contenta che tu abbia trovato i link interessanti. Io lì imparo sempre un sacco di cose!
Le idee per le zuppe sono molteplici e questo è il bello! Mettono in moto la creatività e tu hai trovato un’unione insolita e poco sentita, cardi e castagne! Hai allestito un set caldo e romantico, come piace a me… 🙂 Che sia un implicito augurio per un 2016 così cremoso e fantasioso…
Grazie Francesca! Effettivamente anche per me era la prima volta che univo questi due ingredienti… Mi sono lasciata guidare dal fiuto…come Ulisse e Tarallino! 🙂
Anche tu te le castagne! A me piacciono veramente tanto, in ogni versione. Non ho mai pensato di abbinarle ai cardi, ma la tua è stata un’ ottima idea!!! Pochi ingredienti per una gran zuppa…e foto sempre più belle.
Sì, anche io le amo in ogni versione, in ogni stagione! E quando non ci sono quelle fresche, rimedio con quelle secche o con la farina 😀
Grazie delle tue parole, un abbraccio!
Amo le castagne e amo i cardi quindi AMO QUESTA ZUPPA!!! Bellissima davvero!!!
Ahahah!! Grazie Ambra!!
Come non notare i punti in comune, anche noi abbiamo usato i cardi per un minestrone dal sapore toscano. Mi piace un sacco l’idea di abbinarli alle castagne e al pecorino!!
Tra toscane…ci si capisce! 😀
Ammetto che un po’ di confusione la faccio sempre, in generale chiamo tutto zuppa o crema… ma l’infografica é geniale, devo ammetterlo! I cardi, lo sai che non li ho mai cucinati?!?! Questa zuppa, crema, vellutata o minestra deve essere speciale, perfetta per questi giorni di freddo (finalmente!). Un bacio e ci vediamo presto!!!
Sì, anche io ho sempre usato i termini in maniera piuttosto confusa, anche se mi piace imparare le definizioni. Ma l’importante è che quel che è nel piatto sia di nostro gradimento, no?! 😄
Allora…a presto! 😊😊😊
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Stravedo per i cardi, hai ragione che è verdura maltrattata e dimenticata!
dolcezza e calore, ecco cosa mi ispira la tua stupenda zuppa
Grazie Vittoria…bellissime parole! 🙂
Le castagne in cucina mi piacciono da matti, soprattutto se usate in piatti salati.
Il pecorino smorza la dolcezza di castagne e cardi e aggiunge quella nota piccante che non guasta mai.
Un piatto davvero favoloso!
Ah, le castagne anche per me sono una delizia…meno male che ci sono solo per un breve periodo, altrimenti mi fare del male! Ma supplisco con la farina e con quelle secche, come vedi… 🙂
Grazie davvero!!
Buonissima, rustica e saporita. Adoro i cardi perchè hanno la bontà dei carciofi, ma un gusto più delicato. Le castagne donano consistenza… ottima!
Grazie Raffaella! Ogni volta che mangio i cardi mi chiedo come mai non li prepari più spesso! 😀
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