Le zucchine di Cenerentola

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Buone le zucchine, vero? Piacciono praticamente a tutti, sono versatili, molto richieste e una buona percentuale di curiosi (secondo me) individui le consuma anche in pieno inverno.
Eppure molti produttori sono costretti a gettarne via chili e chili, ogni giorno.

Sì, perchè la maggior parte delle cooperative e dei supermercati vogliono esclusivamente zucchine di una dimensione presabilita, precise al millimetro, perchè altrimenti – dicono – sono invendibili. E così le povere zucchine che inavvertitamente crescono un po’ più del dovuto vengono scartate, eliminate, gettate via.

E parlo di zucchine, ma questo vale per la maggior parte dei prodotti di ortofrutta. Ma vi pare normale? Ma voi una zucchina più piccola o più grande della media la scartereste a priori? Siete tra quelli che vanno a cercare la frutta lucidata e tutta uguale, la mela rossa di Biancaneve, l’arancia perfettamente rotonda? Se penso allo spreco mi sento male.

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Le zucchine usate per questa ricetta, tradizionalmente estiva, erano destinate alla distruzione, e per questo, cucinandole, ho quasi avuto la sensazione di averle “salvate” e le ho apprezzate ancora di più.

Non sempre è possibile rifornirsi direttamente dai produttori, ovvio. Ma la prossima volta che andate al supermercato, provate a scegliere la zucchina leggermente diversa dalle altre, bitorzoluta, piccolina, con la buccia un po’ macchiata…vedrete che il sapore è altrettanto buono, e chissà che anche i rivenditori – a poco a poco – non si convincano che non tutti i clienti vogliono la perfezione estetica…e che l’apparenza non è tutto!

 

ZUCCHINE TONDE RIPIENE

  • 6 zucchine tonde
  • 400 gr di macinato di vitello
  • 70 gr di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 2 spicchi d’aglio
  • prezzemolo
  • sale e pepe
  • olio evo

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Sbucciate l’aglio, passatelo al mixer con il prezzemolo e il pangrattato, poi unitelo al macinato, aggiungete anche il parmigiano grattugiato e lavorate bene il tutto con una forchetta; aggiustate di sale e di pepe e mettete in frigo a riposare.

Lavate le zucchine, tagliate la parte superiore facendo attenzione a non rovinarla e svuotatele della polpa con l’aiuto di un cucchiaino; basterà lasciare uno spessore di circa mezzo cm. Frullate la polpa estratta dalle zucchine e unitene la metà all’impasto di carne, lasciando da parte il rimanente.

Riempite le zucchine con il ripieno, mettetele in una teglia da forno, sul cui fondo versarete il resto della purea di zucchine leggermente salata; irrorate con un po’ d’olio e cuocete in forno a 200° per 50 minuti.

In questo modo le zucchine resteranno durette e consistenti; se le preferite più morbide e un po’ spappolate vi suggerisco di cuocerle prima (già ripiene) in un tegame coperto per circa 30 minuti e poi ripassarle in forno per un quarto d’ora.

Pollo alle mandorle in salsa di soia

Che mi piacciano i dolci, e in particolare la piccola pasticceria, mi pare l’abbiate capito. Ma non di soli glucìdi vive l’uomo, giusto? Quindi, anche per rassicurare mia mamma sul fatto che non mi nutro soltanto di pasticcini e gelati, signori e signore, ecco a voi la ricetta per un secondo piatto di carne!
Quasi incredibile, visto che non mi sono praticamente mai cimentata in niente di diverso dalla fettina all’olio o alla griglia. E dire che la carne mi piace, eccome! Però soltanto se la prepara qualcun’altro e me la trovo già pronta nel piatto: allora la mangio di gusto, preferendola anche alla pasta. Ma se la devo fare io proprio no…chissà poi perchè?
Forse perchè preparare dolci ha per me un fascino magico e misterioso: a partire da pochi ingredienti di base si possono creare centinaia di sapori, forme e fantasie diverse, dando vita a qualcosa che prima non esisteva se non nell’immaginazione.
I primi e le torte salate sono già più prosaici; tu tagli, cuoci, mescoli un po’, assembli o condisci…crei qualcosa, ma in genere gli ingredienti di partenza sono ancora tutti visivamente ben riconoscibili.
La carne, poi, quella è – almeno quando cucinata in modo tradizionale – non è che ci sia tanto da inventare. Prendi, la condisci con spezie varie, la metti a cuocere e fine; niente si crea, niente si distrugge, niente si trasforma, tutto rimane ciò che è! Ma in fondo non è del tutto vero, e forse questa teoria improvvisata è soltanto una scusa per mascherare la mia pigrizia!
In ogni caso, dati i presupposti, inizio con una ricetta semplice semplice ma che a me è piaciuta molto.

POLLO ALLE MANDORLE

  • 700 gr di petto di pollo
  • 80 gr di mandorle pelate
  • 2 scalogni
  • 6 cucchiai di salsa di soia
  • farina q.b.
  • 3 o 4 cucchiai di olio evo

Tostate le mandorle per pochi minuti in un padellino antiaderente, alcune lasciandole intere e altre tagliandole a metà. Tagliate i petti di pollo a bocconcini e passateli rapidamente in un po’ di farina. Fate scaldare l’olio con lo scalogno affettato finemente e poi aggiungete il pollo infarinato. Fatelo cuocere a fiamma moderata per circa 20 minuti. Poco prima della fine della cottura aggiungete la salsa di soia e, se necessario, un po’ d’acqua calda per far amalgamare il tutto. Deve venire una salsina piuttosto densa. Un minuto prima di spegnere il fornello aggiungete le mandorle e girate bene prima di servire.