Crepes di farina di castagne con cavolo nero, ricotta e noci

bandiera

Click to translate

Finalmente partecipo anche io attivamente al Calendario del Cibo Italiano!

Il progetto, promosso dall’Associazione Italiana Food Blogger, si propone di diffondere la cultura e la tradizione gastronomica dell’Italia, attraverso l’istituzione di un calendario in cui si celebrano, in 366 giornate e 52 settimane nazionali, i nostri piatti e i prodotti più tipici.

Ogni settimana è dedicata all’approfondimento di un tema scelto fra quelli che hanno maggiormente influito sulla storia della gastronomia italiana, così da delinearne in modo preciso la fisionomia. Ogni giorno dell’anno è dedicato alla celebrazione di uno dei piatti o prodotti tipici che ne hanno decretato la fama.

download

L’obiettivo è quello di dar vita ad una vera e propria festa del cibo italiano, in modo corale e costante, nell’ottica di un riscatto della tradizione, delle eccellenze, del territorio, della storicità delle testimonianze umane e della tutela delle tecniche tramandate di generazione in generazione, nella consapevolezza che anche la cucina italiana è un patrimonio culturale, le cui ricchezze vanno quindi tutelate e preservate in primo luogo da chi a questa cultura appartiene per origine e per nascita.

Dopo questa premessa, vi svelo che oggi è la Giornata Nazionale delle Crespelle, la cui ambasciatrice, che ha curato il post ufficiale sul sito AIFB, è Alessandra Molla.
Il 2 febbraio non è un giorno scelto a caso perché oggi la Chiesa Cristiana festeggia la Candelora, ossia il giorno in cui Gesù fu presentato al tempio. Si narra che in questa giornata di festa, nel V secolo, papa Gelasio abbia sfamato i pellegrini giunti a Roma dalla Francia con una sorta di frittelline, antenate delle crespelle.
Da quel giorno, le crespelle divennero tipiche della festa della Candelora e ai francesi piacquero così tanto che riportarono la ricetta in patria, con la denominazione di crêpes. Tra le pieghe di questa leggenda si intravede la consueta rivalità tra Italia e Francia nel rivendicare la paternità delle ricette, ma anche l’indubbio legame di questa preparazione con un momento importante del calendario religioso cristiano.

crepe farina di castagne-1

Il nome sembra derivare dal latino crispus, ossia arricciato, in riferimento al fatto che, una volta cotte, le crespelle tendono ad arricciarsi ai bordi. Dall’impasto di base (potete trovare la mia ricetta qui, in uno dei miei primi post in assoluto) si possono ricavare piatti dolci, con farciture a base di marmellata, creme spalmabili o zucchero, oppure primi piatti.

Sono ottime da preparare in precedenza, per poi metterle in forno pochi minuti prima di consumarle. La versione per me più familiare sono le crespelle alla fiorentina, con ripieno di ricotta vaccina e spinaci e condimento a base di besciamella e pomodoro. Oggi vi presento una versione, trovata qui, che avevo già pubblicato anni fa e ho deciso di riproporre con alcune varianti. Gli elementi toscani, ci sono tutti: farina di castagne, cavolo nero e pecorino.

Diversamente dalle crespelle alla fiorentina, non sono particolarmente cremose, anzi: il buono, secondo me, è la crosticina che si forma ai bordi. Se però volete ammorbidirle potete mettervi sopra un po’ di besciamella prima di infornarle. Nel ripieno, inoltre, ho preferito lasciare dignità al cavolo e non abbondare con la ricotta. Se lo volete più morbido potete cambiare le proporzioni o, magari, aggiungere un uovo.

crepe farina di castagne-2

CREPES DI FARINA DI CASTAGNE CON CAVOLO NERO E RICOTTA ALL’ARANCIO

Porzioni: 6       Tempo di preparazione: 40 minuti       Tempo di cottura: 20 minuti

Ingredienti

Per le crêpes

  • 70 g di farina 00
  • 50 g di farina di castagne
  • 4 uova medie
  • 50 g di burro fuso
  • 400 ml di latte
  • un pizzico di sale

Per il ripieno

  • 600 g di cavolo nero lessato e strizzato bene
  • 450 g di ricotta di pecora
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • sale e pepe

Per gratinare

  • 3 cucchiai di pecorino toscano DOP stagionato, grattugiato
  • burro q.b.
  • scorza di due arance
  • 6 gherigli di noce, sminuzzati con le mani

crepe farina di castagne-5

Procedimento

Setacciate le farine in una terrina. Sbattete le uova con il burro fuso e ormai freddo, unite il sale e versate nel composto di farina. Amalgamate e poi unite il latte freddo a filo, mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Fate riposare la pastella mezz’ora.

Scaldate un padellino antiaderente, fatevi sciogliere poco burro e quando è ben caldo versatevi una piccola quantità di pastella, quante ne basta a coprirne il fondo e formare una crêpe sottile. Mentre la versate fate roteare il padellino, così da garantire una distribuzione uniforme sul fondo.
Cuocete per 3-4 minuti a fiamma media, fino a quando i bordi non si arricciano un po’ e la crêpe tende a ritirarsi. Sollevate il bordo aiutandovi con una spatola e poggiate la crêpe ottenuta su un piatto. Essendo molto sottile, di solito non c’è bisogno di farla cuocere anche sull’altro lato.
Procedete fino all’esaurimento della pastella, aggiungendo di nuovo un velo di burro nella padella qualora ve ne fosse bisogno.

Prendere il cavolo nero che avete precedentemente lessato (avendo cura di scartare le coste centrali troppo dure), strizzatelo bene e, se vi sembra che vi sia ancora troppa acqua passatelo in padella con un filo d’olio per 4-5 minuti, a fiamma vivace, per farlo asciugare bene.
Mescolatevi la ricotta, il parmigiano e aggiustate di sale e pepe.

Distribuite su metà di una crêpe un po’ di composto di ricotta, chiudete a metà e poi di nuovo a metà, ottenendo un triangolo. In alternativa, potete distribuire l’impasto in un rotolino lungo come il diametro della crêpe e poi arrotolarvela intorno, formando dei cannoncini (che forse è la forma più canonica delle crêpes).

Ungete il fondo di una pirofila e disponetevi le crêpes leggermente sovrapposte. Se avete fatto dei cannoncini, invece, metteteli uno accanto all’altro, stretti e senza spazi intermedi.
Cospargete la superficie con fiocchetti di burro e pecorino grattugiato e infornate a 180°C per 20 minuti circa. Sfornate, fate riposare 5 minuti, poi cospargete con poca scorza d’arancio e i gherigli di noce e servite in tavola.

crepe farina di castagne-4

Note:

  • io ho utilizzato un padellino del diametro di 16 cm, ottenendo 18 crêpes, pensando di servirne 3 a testa, che è una buona porzione. Se avete padella più grande, ovviamente, ne otterrete meno, e considerando che alcune potrebbero rompersi suggerisco di fare un po’ di pastella in più.
  • è molto importante che il rivestimento del padellino sia in buono stato, altrimenti le crêpes si attaccheranno. Inoltre la base deve essere perfettamente piana, non deformata, altrimenti le crêpes avranno spessore irregolare nei diversi punti.

Fonti per le notizie storiche:

Torta morbida con farina di castagne e clementine (basta poco?)

bandiera

Click to translate

A volte basta poco. Un invito inatteso e altrettanto inaspettatamente accettato. E un sabato sera diverso.
Anche se partiamo tardi, perdiamo la prima parte dell’evento e ci becchettiamo perché non troviamo la strada giusta.
Ma poi arriviamo, e siamo accolti a braccia aperte; e una visita guidata speciale parte solo per noi.

Intorno, un paese del Valdarno con una piazza ampia e tappezzata di storia, bambini che giocano e gente che passeggia, un clima mite, l’imbrunire sereno e limpido. C’è un’atmosfera di festa sommessa, ci sentiamo ospiti benvoluti e quasi in vacanza, e non ce lo aspettavamo a metà ottobre, a due passi da casa.
Andiamo in giro svagati, trasportati, curiosi e un po’ titubanti, in un ambiente per noi nuovo e strano.

Poi un aperitivo nel bar della piazza, e non importa se lo spritz non è granchè e da mangiare non c’è molto. Ci siamo noi, insieme, ed è già felicità.
E poi, diciamocelo, se ci sono le noccioline, l’aperitivo è a posto.

Usciamo dal bar al momento giusto: le porte del grande palazzo illuminato si stanno aprendo e, come in un castello da fiaba, possiamo salire per la cena. Una sala dal soffitto altissimo, con squarci di affreschi trecenteschi che spuntano negli angoli, salvati dalla crudeltà del tempo; sotto, tavoli rotondi apparecchiati con eleganza semplice e due grandi finestre aperte su una terrazza loggiata, dalla quale entra un’aria piacevolmente fresca.

Ci sediamo, parliamo (io, soprattutto?), ci guardiamo intorno. È tutto diverso dai soliti sabati, dalla realtà cui siamo abituati; nessuno ci conosce, siamo stranieri in patria e il senso di spaesamento ci piace. La cena è semplice e deliziosa, il vino ottimo, la compagnia perfetta. Io e te.

Il tempo corre veloce, e come per Cenerentola arriva presto il momento di salire sulla carrozza e rientrare a casa. La sera è ancora bella, noi siamo stanchi e soddisfatti, la strada non troppo lunga. Viaggiamo e parliamo, scherziamo, sbadigliamo (ancora io, soprattutto).

Vado a dormire felice, tutto il resto non esiste.

Ma forse la premessa iniziale è sbagliata. Non è poco. È una cosa apparentemente normale, che si somma ad altre cose normali fino a creare un tutto straordinario. Straordinariamente normale, forse. Ma bellissimo.

torta con farina di castagne e clementine-1

La ricetta prende spunto dall’ultimo numero di Sale e Pepe. Ovviamente, cambia un po’ qui, aggiusta di là, di fatto si è trasformata. Ho aumentato la farina di castagne e, essendo questa molto dolce, ho diminuito un po’ lo zucchero. E poi ho ridotto il burro, che comunque non è poco. Ma vi garantisco che la torta continua ad essere soffice e dolcissima.

Il sapore di farina di castagne è molto marcato e chi l’ha assaggiato, fiorentino doc, ha detto che gli ricordava la polenta dolce, un piatto antico, che ormai non fa più quasi nessuno, proprio a base di farina di castagne. L’essere riuscita a suscitare un ricordo remoto attraverso un cibo, soprattutto in qualcuno che fino a poco tempo fa non gli dava molta importanza, mi ha riempito di orgoglio!

Le clementine, però, non si sentono affatto. Per la prossima volta ho pensato di provare a usare la polpa fresca, senza bollirle prima. Così, giusto per togliermi la curiosità.

torta con farina di castagne e clementine-5

 

TORTA MORBIDA CON FARINA DI CASTAGNE E CLEMENTINE

Porzioni: 8       Tempo di preparazione: 20 minuti       Tempo di cottura: 40 minuti

Ingredienti

  • 100 g di farina di castagne
  • 50 g di farina 00
  • 110 g di burro a temperatura ambiente
  • 120 g di zucchero semolato
  • 3 uova medie
  • 4 grandi clementine
  • 1/2 bustina di lievito (meglio se un po’ di più)
  • un pizzico di sale
  • zucchero a velo (facoltativo)

torta con farina di castagne e clementine-6

Procedimento

Lavate le clementine, fatele bollire in abbondante acqua per 5 minuti, poi buttate l’acqua e ripetete l’operazione. Scolate e fate raffreddare, poi sbucciatele e privatele dei filamenti bianchi tra gli spicchi. Togliete eventuali semi e frullate la polpa.
Setacciate le farine con il lievito e il sale e tenete da parte.
Con le fruste, montate il burro con lo zucchero. Unite le uova una alla volta, amalgamandole con un cucchiaio di legno.
Unite la polpa di clementine e il composto di farine in tre volte, mescolando vigorosamente con una forchetta per evitare grumi. Forse si potrebbe anche montare il tutto con le fruste, per avere un composto ancora più soffice e arioso ma non ho provato, quindi non garantisco.
Versate l’impasto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato del diametro di 20 cm e cuocete a 170-180° C per circa 40 minuti. Fate raffreddare, sformate e, se volete, cospargete di zucchero a velo prima di servire.

torta con farina di castagne e clementine-7

torta con farina di castagne e clementine-4

Crackers di castagne al rosmarino

united_kingdom_640

Click to translate

Ci sono persone che hanno il dono della spontaneità.
Io la ritengo una qualità preziosa, io che ci penso mille volte prima di dire, fare, andare, ecc ecc…

Mentre scrivo ho in mente una persona in particolare, che in realtà conosco poco ma ogni volta che vi passo del tempo insieme ha la capacità di distendermi, come se allontanasse i pensieri negativi da me. Credo che dipenda, oltre che dalla sua innata simpatia, dalla sua naturalezza, che io vedo come libertà dei gesti, dei movimenti, delle parole, la capacità di comportarsi in maniera semplice e diretta. Senza imbarazzi, senza formalismi, senza troppe cerimonie.
Persone di questo tipo mi trasmettono sensazioni positive, mi pare che si mostrino così come sono e di conseguenza mi sento anche io tranquilla e libera di essere me stessa. In loro compagnia è come se tutto fosse più fluido e semplice, mi fanno sentire a mio agio.
Credo sia un grande dono e più passa il tempo e più sento l’esigenza di stare con persone così. Sia mai che, oltre al piacere della loro compagnia, riesca anche a imparare qualcosa…

crackers castagne e rosmarino6

La ricetta viene da un vecchio post di questo blog, che mi ero annotata chissà quando ed è rimasta per mesi e mesi nel dimenticatoio.
Siccome volevo fare molti crackers, ho incrementato le dosi e modificato le proporzioni in favore della farina di castagne, che a me piace molto. A pensarci bene, però, farne così tanti non è stata una grande idea perché erano buonissimi e me ne sono mangiati una quantità spropositata…e non sono durati niente lo stesso!
L’impasto non è venuto molto lavorabile, per cui ho dovuto aumentare un po’ l’olio e l’acqua per renderlo più omogeneo; può darsi sia dipeso dalla farina macinata a pietra, che è un po’ più grezza e richiede più liquidi. Vi consiglio di regolarvi sul momento se mettere più o meno acqua.

Se cercate altre ricette con la farina di castagne, vi lascio qualche suggerimento in fondo al post.

crackers castagne e rosmarino4

CRACKERS DI CASTAGNE AL ROSMARINO

Dose: circa 35 crakers       Tempo di preparazione: 20 minuti       Tempo di cottura: 15 minuti

  • 150 gr di farina di castagne
  • 100 gr di farina 00 macinata a pietra
  • 70-80 ml di olio extravergine di oliva
  • 50 ml di acqua
  • 2 cucchiai rasi di aghi di rosmarino
  • 1 cucchiaino e 1/2 di lievito per torte salate
  • 1 cucchiaino di sale

Mescolare le farine con il lievito, il sale e il rosmarino, aggiungere poi l’acqua e l’olio e impastare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Stendere con un mattarello su un piano infarinato allo spessore di 3-4 mm e ritagliare i crackers con una rotella tagliapasta con delle formine. Praticare dei piccoli fori con uno stuzzicadenti e cuocere a 180° per 13-15 minuti.

crackers castagne e rosmarino10

ROSEMARY AND CHESTNUT CRACKERS

Makes: 30-35      Preparation time: 20 minutes       Cooking time: 15 minutes

  • 150 gr chestnut flour
  • 100 gr all purpose flour
  • 70-80 ml extra-virgin olive oil
  • 50 ml water
  • 2 tbsp dried rosemary
  • 1 tsp salt
  • 1 and 1/2 tsp baking powder

In a bowl, mix the flours, baking powder, rosemary and salt. Add water and oil and work until the dough is even and smooth. Roll it over a floured surface (about 3-4 mm thick). Cut your crackers with a knife or a cookie cutter and punch small holes over the top with a toothpick. Bake at 180°C/350°F for 13-15 minutes.

crackers castagne e rosmarino1

Cerchi altre ricette con la farina di castagne? Ecco qualche idea:

FROLLINI CON FARINA DI CASTAGNE

frollini1

BISCOTTI (POCO BURRO) CON FARINA DI CASTAGNE

biscotti castagne2scritta

PLUMCAKE CON FARINA DI CASTAGNE

plumcake10_scritta

CREPES SALATE CON FARINA DI CASTAGNE

crepes4

CASTAGNACCIO

castagnaccio4