Marmellata di mandarini con vaniglia e rum

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Come al solito, le idee migliori nascono per caso, e sono le più semplici.
Si può essere ispirati da un’immagine, da una parola, da un accostamento di colori. O da un’amica, che ti porta in dono i suoi mandarini iper-biologici, magicamente nati da un alberino che lei tiene nel terrazzo e ha deciso di ricompensarla così delle cure ricevute.
Da mangiare erano decisamente troppo aspri, così mi sono stati donati nella speranza che potessi ricavarvi qualcosa di buono. E così è stato!

Questa marmellata ha, secondo me, il giusto rapporto dolce/aspro, con una nota aromatica leggerissima. Mi sembra che possa essere una buona idea per un piccolo regalo home made (che ancora non vorrei nominare Natale, ma insomma…).
Inoltre, la ricerca di ricette con mandarini mi ha lasciato con una buona dose di idee da sperimentare (come se tanto ne avessi poche, in lista…). Quindi, cara Lucia e relativa pianta di mandarino, siete avvertiti:la produzione va incrementata…

Marmellata di mandarini con vaniglia e rum

MARMELLATA DI MANDARINI CON VANIGLIA E RUM

Dose: 2 vasetti da 200 ml       Tempo di preparazione: 20 minuti       Tempo di cottura: 2 ore + tempo di riposo

  • 750 gr di mandarini non trattati
  • 1 piccola mela Golden
  • 1 arancia
  • 100 gr di zucchero di canna demerara
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 1 cucchiaio e mezzo di rum
  • 1/2 baccello di vaniglia

Sciacquate velocemente i mandarini, metteteli in una pentola con acqua fredda e cuocete per 25 minuti dal bollore. Scolateli e fateli asciugare per alcune ore.
Trascorso questo tempo, sbucciate la mela e l’arancia – cercando di togliere il più possibile le pellicine bianche – tagliate a pezzetti e iniziate a cuocere in una pentola dal fondo spesso e con fuoco basso.
Aprite a metà i mandarini (possibilmente sopra alla pentola, così da non perderne il succo), rimuovete i semi e aggiungete la polpa e le bucce alla purea che è sul fuoco. Fate cuocere per una mezz’ora, poi frullate tutto con il frullatore ad immersione e rimettete sul fuoco.
Aggiungete lo zucchero e, mezz’ora prima della fine della cottura, il rum. Dal momento in cui ho ripreso la cottura io l’ho fatta andare per un’ora.
Una volta spento il fuoco aprite a metà il baccello di vaniglia, unite alla marmellata i semi raschiandoli con un coltello, e infine il baccello stesso tagliato in 2 o 3 pezzi. Invasate ancora calda in barattoli di vetro sterilizzate, chiudete con il coperchio (anch’esso sterilizzato) e capovolgete  fino al completo raffreddamento (almeno 12 ore). A questo punto verificate se si è formato il sottovuoto: la parte centrale del tappo non deve muoversi se premuta con il dito.
Per essere certi di effettuare una corretta sterilizzazione e invasamento, indispensabili per una corretta conservazione del prodotto, seguite queste linee guida.

Marmellata di mandarini con vaniglia e rum

RUM AND VANILLA FLAVOURED TANGERINE JAM

Makes: 2 jars (200 ml each)       Preparation time: 20 minutes       Cooking time: 2 hours + resting time

  • 750 gr tangerine (organic, or not treated)
  • 1 small apple
  • 1 orange
  • 100 gr light brown sugar
  • 100 gr white sugar
  • 1 and 1/2 tbsp rum
  • 1/2 vanilla bean

Rinse the tangerines, put in a saucepan of cold water and cook for 25 minutes after start of simmering. Drain and let dry for some hours.

Peel the apple and the orange (trying to remove all the white part), dice them and start cooking over slow heat. Cut in halves the tangerines (possibily over the saucepan with apple and orange, so that no juice is wasted), remove the seeds, then add pulp and rind in the saucepan.
Cook for half an hour, then blend with an electric blender. Put over the heat again, add sugar and cook for one more hour. Half an hour before the end, add the rum. Turn off the heat, then add vanilla bean’s seeds and the bean itself cutted in 2 or 3 pieces.
Pour the jam still hot in glass jars previously pasteurised, close the lid and turn upside down. Let cool for at least 12 hours, then check that there is vacuum in each jar.

Marmellata di mandarini con vaniglia e rum

Con questa ricetta partecipo al contest La mia marmellata di Cucina con Xeno

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30 risposte a "Marmellata di mandarini con vaniglia e rum"

  1. Quando vedo marmellate così buone l’istinto è tagliare subito fette di pane o controllare se ho lievito di birra per farlo al più presto! 😀
    Sai che ho in mente anche io una ricetta con il rum? Credo dia un sapore in più, si sposa ottimamente con alcuni abbinamenti dolci…
    Bello questo arancione, vitamina, energia, calore…

  2. Se ricevessi solo regalini di questo genere sarei davvero felicissima, le ricette homemade sono in assoluto le mie preferite. Deve essere buonissima questa marmellata, si sarà sentito un profumino mentre la preparavi :). Un saluto e buon week end, Angela

    • Mi fa piacere! Anche io apprezzo molto i regali fai da te…mi sembrano sempre più pensati e affettuosi.
      Sì, il profumo era effettivamente intensissimo e molto buono ☺
      Buon fine settimana anche a te,
      Alice

  3. Eccomi qui, mi piace la nuova “barra” indicativa tempo/dosi/cottura, non mettere anche quella delle calorie sennò siamo rovinate 😉 Scherzo, è bello dare più informazioni possibili, uno scambio utilissimo tra chi, come scrivi tu, è interessato, ovvio. A proposito di scambi, mi spalmo il mio pane e te ne lascio un pezzo per degustazione. Un bacio ❤

    • Mah, non so, me l’avevano detto più persone… In genere sono informazioni che a me servono poco perché mentre leggo la ricetta mi rendo conto da sola quanto tempo mi richiede (anche perché ognuno ha i propri tempi 😉) ma ho pensato che un’informazione in più non guasta! Le calorie le lascio perdere che mi mettono ansia…
      Il tuo pane mi farebbe proprio comodo, deco uscire a comprarlo! 😁 Grazie, un abbraccio!

      • Vero, noi che facciamo ciò che poi “pubblichiamo”, conosciamo tempi e dosi ma, ti confesso, che spesso peso proprio perchè non tutti sanno orientarsi.
        A me piacerebbe aggiungere la versione in inglese ma, non conoscendolo, purtroppo, finirei per perdere tanto di quel tempo eppoi non amo millantare conoscenze che non ho, sono maledettamente ignorante; e dire che mi sarebbe piaciuto tanto studiare le lingue: chiamarsi Libera e non conoscere l’inglese è un controsenso, se l’avessi saputo ora vivrei felicemente in Colorado dove mi avevano invitata tanti anni fa, assieme al mio gatto Lorenzo… ma comperi il pane sciapo? ❤

      • Ultimamente ho inserito la versione in inglese perché ho pensato che potesse essere utile a qualcuno, e magari ho qualche visita in più 😉
        Ma soprattutto per me è un buon esercizio e mi piace fare le traduzioni, anche se sono certa che non sono grammaticalmente impeccabili voglio pensare che siano almeno comprensibili! 😀
        Il Colorado…chissà come sarebbe vivere lì? Ma è impossibile sapere a cosa ci avrebbero condotto i bivi del passato, quindi…sii felice dove sei!
        Il pane toscano, certo! Quindi rigorosamente senza sale 😊😊😊

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  6. Ciao, sembra buonissima questa marmellata e ha giusto un sacchetto pieno di kumquat! Ti volevo chiedere se c’è un motivo particolare quando li fai bollire prima di farci la marmellata e se puoi gentilmente spiegarmelo!Grazie 🙂

    • Ciao Federica!
      Far bollire i mandarini serve a togliere l’amaro dato dalle pellicine bianche, è un passaggio importante secondo me.
      Grazie per avermelo chiesto, adesso lo aggiungo anche nel testo del post, così può essere utile anche ad altre persone.
      Un saluto! 🙂
      Alice

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