Polpettine di borlotti e ricotta

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Volevo intitolare questo post “Polpette per un’amica”.
Perché sono state fatte per una cena speciale con un’amica cara, carissima, con la quale ho condiviso tante avventure ed emozioni. E che ha un debole per le polpette, come me.
Un’amica di quelle che si incontrano una volta nella vita, ad essere fortunati.
E che adesso sta per andare.

Non lontano.
E per il meglio, di sicuro.
Ma, in ogni caso, siamo di fronte ad uno di quei passaggi che in un sol colpo fanno prendere coscienza del cambiamento e del passare del tempo.
Perché, a viverlo giorno dopo giorno, tutto sembra ripetersi all’interno degli stessi schemi, sempre uguale a se stesso. E poi, un mattino accade un episodio, arriva una notizia, ed è come se all’improvviso ti si aprissero gli occhi; e allora vedi quanta strada hai fatto, come sei cambiato tu, le situazioni in cui vivi e le persone nelle loro posizioni rispetto a te.
Come se tutto il movimento vitale, il lavorio dei mesi (anni) passati si materializzasse all’improvviso, e solo allora capisci che quella presunta immobilità era semplicemente lenta trasformazione. Che tutto si modifica, continuamente, impercettibilmente, fino ad essere nel punto più lontano e imprevisto rispetto a quello di partenza, e che la vita non è affatto noiosa e ripetitiva. Anzi. Anche se ce l’hai costantemente sotto agli occhi, ti coglie sempre di sorpresa.

E allora, inizia un’altra stagione, è già iniziata e non ce ne siamo nemmeno accorti, e sarà bella anch’essa a modo suo, con i suoi alti e bassi, le lotte, le rabbie e le soddisfazioni.
E bisogna essere contenti, che se nulla si muovesse saremmo già morti in questa vita.
Però, un po’ di malinconia e un pensiero rivolto al passato, almeno questo, concedetemelo.
In bocca al lupo amica.

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POLPETTINE DI BORLOTTI E RICOTTA

La dose è per 24 polpettine. La ricetta originale viene dal primo libro di Marco Bianchi, io l’ho leggermente modificata nelle proporzioni e nei condimenti, ma gli ingredienti essenziali sono gli stessi. La salsa di zucca, invece, è una mia aggiunta.

  • 450 gr di fagioli borlotti lessati
  • 150 gr di ricotta
  • 60 gr di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di erba cipollina
  • 70 gr di mandorle tritate

Per la salsa di zucca:

  • 600 gr di polpa di zucca
  • 2 cucchiaini di curcuma

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Scolate i fagioli dal liquido di conservazione e sciacquateli sotto l’acqua corrente. Prendetene un quarto e passatelo al mixer con due cucchiai di ricotta, poi aggiungete gli altri fagioli schiacciandoli con la forchetta ma senza spappolarli completamente: fate sì che ne rimangano dei pezzetti. (Se invece usate dei fagioli secchi che avete lessato voi, dovrete forse frullarne una parte maggiore per ottenere una consistenza omogenea, visto che in genere tendono a rimanere più duri di quelli del barattolo).
Aggiungete il resto della ricotta, il parmigiano, l’erba cipollina e il sale e amalgamate il tutto. Mettete il composto in frigo per qualche ora.
Tritate le mandorle con il mixer e fatele abbrustolire per un paio di minuti in una padella antiaderente già calda.
Formate con l’impasto delle polpettine grandi quanto una noce (o a vostra piacere) e passatele nella granella di mandorle.

Per la salsa di zucca: pulite la zucca e tagliatela a dadini. Fatela cuocere in un tegame con pochissima acqua per 20 minuti circa, prima con il coperchio e poi senza, in modo da far evaporare l’eventuale acqua in eccesso. Verso metà cottura aggiungete la curcuma, mescolate e fate cuocere finché la zucca non è morbidissima.
Frullatela con il frullatore ad immersione e servitela come accompagnamento alle polpettine.

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La cucina del riciclo: polpette di mortadella e pancarrè

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Ma quanto mi piace quando posso riusare gli avanzi! E non per taccagneria, ma piuttosto per la sensazione di non sprecare nulla, di fare “tanto con poco”, e per l’illusione di possedere quel po’ di fantasia e versatilità necessarie a dare un’altra forma/impiego/dignità a ingredienti comprati per tutt’altro.
Questa ricettina nasce dagli avanzi di mortadella e pancarrè residui di una cena tra amici, due ingredienti che non uso mai, comprati soltanto per fare degli stuzzichini per l’aperitivo. Piuttosto che farli invecchiare in frigo e in dispensa, ho deciso di tentare delle polpettine; un formato ideale per riciclare e che trovo particolarmente simpatico per la forma rotondetta, rassicurante, facile da trasportare (al lavoro, per esempio) e da mangiare.
E così, dopo le polpette di lenticchie e quelle di melanzane, ecco le polpette di mortadella e pancarrè.

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POLPETTE DI MORTADELLA E PANCARRE’

Dosi per 18 polpette di medie dimensioni:

  • 150 gr di pancarrè
  • 150 gr di mortadella a cubetti
  • 200 ml di latte
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • 5 cucchiai di pangrattato + 3 per gratinare
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaio d’erba cipollina
  • sale e olio evo

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Versate il latte in una ciotola e tenetevi il pancarrè in ammollo per una ventina di minuti, mescolando ogni tanto per farlo bagnare bene. Io ho usato questa quantità di latte perché il mio pancarrè era un po’ secco, quindi versatene un po’ per volta; se vi accorgete di averne versato troppo, strizzate il pancarrè prima di aggiungere gli altri ingredienti.
Passate al mixer la mortadella, con il parmigiano, l’aglio e il pangrattato fino ad ottenere un composto omogeneo.
Unite le uova sbattute al pane ammollato e poi il composto di mortadella. Aggiustate di sale, unite l’erba cipollina e mettete l’impasto in frigo a riposare per qualche ora.
Formate con le mani delle palline (io le ho fatte tipo pallina da golf…o almeno credo! Silvia ne sai qualcosa tu?), rotolatele nel pangrattato e poi:
a) friggete in abbondante olio di semi;
b) mettete in una teglia rivestita di carta da forno, versatevi sopra dell’olio evo e cuocete a 200° per 35 minuti circa, finché non saranno dorate.
Domanda difficile: quale opzione avrò scelto io?? 🙂

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Colgo l’occasione per ringraziare Valentina per aver conferito il premio del Contest “Ricordi di viaggio” a questa ricetta. Ne sono davvero fiera! Hip hip urrà! 😉

Polpettine di lenticchie al sesamo

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Si fa un gran parlare di orti urbani. Aree abbandonate, zone incolte o di dubbia destinazione che piano piano vengono “civilizzate” e coltivate da cittadini volenterosi armati di paletta e rastrello.

C’è chi coltiva il giardinetto di casa, chi ottiene un pezzettino di terra dal proprio Comune, chi fa l’orto del cognato e chi in un angolino remoto del parco pubblico si pianta l’insalata (non so se questo sia proprio virtuoso…). Ma di terreno a disposizione in città non ce n’è molto, perciò tanti contadini in erba si fanno il proprio orto sul balcone, dedicandosi a innesti e trapianti con la foga e l’entusiasmo del neofita.

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Ecco, io nemmeno il balcone ho. Però c’ho un davanzale bello largo, quando si dice la fortuna! E allora perchè non sfruttare questo surplus di superficie immobiliare non calpestabile per farmi un orticello tutto mio?! Certo, bisogna contenere le ambizioni e contentarsi di poco…ma si può fare!

Tralascerò il racconto delle peripezie attraversate per farmi realizzare delle protezioni su misura per i vasi (regola numero uno dell’orto corto: evitare che una della vostre meravigliose piantine stenda al suolo un ignaro passante) e per farle fissare al davanzale. Fatto sta che adesso le ho e ci sono tutte le condizioni per dare il via al mio orticello. E così, complice il babbo, mi sono procurata delle piantine aromatiche già ben avviate (visto il mio pollice-verde-tendente-al-nero non me la sono sentita di piantare dei semi). Ho scelto le classiche: salvia, rosmarino, basilico e timo. Profumi conosciuti e rassicuranti, che sanno di casa…e indispensabili per la mia cucina!

Ho deciso di dare il benvenuto al mio orto (“corto” per ovvi motivi, “assorto”…perchè è mio!) con una ricetta semplice semplice trovata qui, e che prevede l’impiego di varie erbe aromatiche a vostra scelta. Dovevate sentire il profumo sprigionato dai miei aromi mentre li tritavo…intenso, genuino, avvolgente, altro che quelli che si trovano al supermercato! Che dite, sarò poco obiettiva?!

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POLPETTINE DI LENTICCHIE AI SEMI DI SESAMO

  • 110 gr di lenticchie secche (o 270 di lenticchie lessate)
  • 1 patata di medie dimensioni (circa 150 gr)
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 2 cucchiai di semi di sesamo (ma anche di più!)
  • 2 cucchiaini di trito aromatico (per me: salvia, rosmarino, timo)
  • sale e olio evo

polpette2Lessate la patata con la buccia per circa mezz’ora. Scolatela e, quando sarà intiepidita, pelatela e schiacciatela accuratamente. Lessate le lenticchie, scolatele e frullatele. Versatele in una ciotola aggiungendo il parmigiano, il trito aromatico e l’uovo. Aggiustate di sale e incorporate il pangrattato amalgamando bene gli ingredienti. Formate tante polpettine delle dimensioni che preferite e rotolatele nei semi di sesamo. Disponete le polpette in una teglia da forno, irroratele con un po’ d’olio e cuocete a 180° per 20 minuti.

Colgo l’occasione per ringraziare Anna di lemilleeunatorta per avermi assegnato il Liebster Award! Ho già partecipato al gioco e premiato i blog che seguo, quindi non posso farlo nuovamente, ma vi consiglio di fare un salto a trovare Anna, che suggerisce un sacco di ricette sfiziose!